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Anna Faiola – Arriverà anche domani

(4 recensioni dei clienti)

15.20

Chi fa da spalla a Dio nel momento del bisogno? È questa la domanda che si pone Nick quando, per puro caso, trova un’agenda con scritto “aiutami a cambiare il mondo”. Dopo vani tentativi di aggiustare cose o persone, Nick parte per la Toscana, dove incontra Beth, una ragazza sorda che suona Mozart, e Mindy, una scrittrice che si finge scomparsa. Tre personaggi del tutto differenti, eppure, inevitabilmente destinati a legarsi. Inizia così, tra le colline senesi, il loro viaggio della speranza. Un viaggio in cui, tra personalità stravaganti e situazioni verosimili, il possibile e l’impossibile si fondono, dando il via a una grande sfida: “salvare” il mondo in nove giorni. Fatto ciò, Dio, riuscirà a riposarsi?

 

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Descrizione

Anna Faiola, classe 1993, nasce a Napoli e completa gli studi in giurisprudenza con una tesi in filosofia del diritto. Nel 2018, pubblica il suo primo romanzo: Ho chiesto rifugio al mondo (Edizioni La Gru), cui è riconosciuto il Premio Caivano 2019, e nel 2020, il suo primo racconto: Sono Aisha, e sono nera nera (Racconti Campani – Historica Edizioni). Da sempre in prima linea per la tutela dei diritti umani e la salvaguardia dell’ambiente.

4 recensioni per Anna Faiola – Arriverà anche domani

  1. Federica (proprietario verificato)

    Un libro che lascia senza fiato, in cui spiccano creatività ed empatia. Narra del viaggio che tre ragazzi decidono di intraprendere un po’ a caso, ma forse farebbe più giusto dire “un po’ a fato”, tra le colline toscane. Il motivo o il fine lo si conosce insieme ai protagonisti; ci si avvicina con loro per la prima volta a tematiche e mondi di cui si parla tanto, ma che sono visti quasi con diffidenza: dalla salvaguardia degli animali e dell’ambiente all’amore d’altri tempi, con tutte le bellezze e i dolori che ne derivano. I tre, un po’ “stravaganti”, hanno ognuno delle particolarità, diremmo dei limiti, ma da cui traggono risorsa; gli stessi “limiti” che si rivelano essere le chiavi per aprire le porte che gli si presenteranno. Dal ritmo scorrevole e incalzante, scandito da incontri con personaggi che impersonificano quelle che sono le problematiche etiche e morali che connotano il nostro mondo. Alternanza di presa di coscienza delle difficoltà e di momenti colmi di speranza. E poi bellezza, descrizioni di paesaggi, campi o monumenti con un’attenzione non indifferente al lato storico. E la fine? “Ti è piaciuta? Non ti è piaciuta?”. Posso dire solo “fiato sospeso.” Le pagine sono come un grande banchetto con tante cose buone da assaggiare, da assaporare o ingurgitare, dipende da cosa pensi di aver bisogno o di volere in quel momento, da cosa il tuo corpo, in questo caso la tua mente, è capace di trattenere. Alcuni piatti sappiamo subito essere i nostri preferiti, altri dobbiamo assaggiarli con un po’ di sforzo, all’inizio non ci attraggono, ma poi ne scopriamo il perché e lo facciamo nostro, un altro ancora ha una nota speziata per cui lo mettiamo da parte, ma a fine pasto siamo pronti a recuperarlo e a capire quel sapore da quale terra lontana arrivi. È un romanzo “importante” fino alla fine. Mai scontato, sempre sorprendente, lascia tanto su cui pensare, ragionare; un romanzo che arriva al cuore. A mio parere, va riletto in vari periodi della vita.

  2. Luca (proprietario verificato)

    Questo libro è capitato nel momento in cui ne avevo bisogno, ma leggendolo ho scoperto che è un libro che va letto in più fasi della propria vita. Ogni rilettura nasconde nuove sfaccettature, è quindi l’opera che si adatta al lettore e lo accoglie nelle proprie pagine. Per usare una similitudine, è stato come una pacca sulle spalle, un incoraggiamento. Lo stile dell’autrice non è mai pesante, ma scorre molto veloce e la lettura risulta molto piacevole e a tratti avvincente, cattura fin da subito l’interesse e la voglia di vedere come va a finire. I temi trattati sono molteplici e molto “impegnativi” ma il modo in cui vengono affrontati li rende alla portata di tutti… Questo tipo di lettura è quello che ti arricchisce, di tante cose ma soprattutto di speranza. Insieme ai personaggi principali, che sono tutti e tre amabili e danno una perfetta analisi del fenomeno “empatia”, si cresce e si scoprono cose che in realtà non sono nuove, perché sono su tutti i TG quasi ogni giorno, ma per come vengono poste e con quali personaggi, soprattutto, diventa tutto più “facile” da digerire. Le domande che si pone l’uomo trovano una plausibile risposta, alla fine si piange ma si ride anche ed è questa la definizione di speranza: dalle lacrime verrà poi la gioia, perché “per quanto sia duro l’oggi, arriverà anche domani”. In ogni pagina ci si perde per poi ritrovarsi forse cambiati, ma in meglio. Se lo consiglio? ASSOLUTAMENTE SÌ!

  3. Teresa P. (proprietario verificato)

    Avventura e riflessione. Sono queste le due parole che fotografano al meglio questo libro di cui ho adorato ogni singola parola.
    La storia, la struttura e i pensieri espressi dall’autrice ci permettono di poter gustare un romanzo “leggero” ma che fornisce, in ogni paragrafo, spunti di riflessione su noi stessi e sulla società in cui viviamo.
    Importante è la capacità dell’autrice di creare una connessione tra il racconto e la vita quotidiana del lettore, il quale ritroverà un po’ di sé nella vita di ogni personaggio del libro.
    Consigliato vivamente, questo romanzo è molto indicato per le nuove generazioni, alle quali l’autrice fornisce spunti per costruire un domani migliore.

  4. Marta C.

    Ho iniziato questo viaggio con Mindy, Beth e Nick quando ancora non erano partiti, quando ancora le loro parole e i loro IO non avevano raggiunto tutti. Poi mi sono bloccata e solo ora ho potuto riprenderli in mano e terminare il loro viaggio. A un certo punto, devo essere sincera, la piega che questo viaggio stava prendendo mi aveva immalinconito. Mi stavo arrendendo alla fine, a una fine che non mi stava piacendo. Ma ho continuato.
    E proprio quando ho ripreso, tutte le emozioni sono esplose e ho capito anche quei punti che avevano rallentato il mio cervello.
    Loro viaggiano nel mondo e noi viaggiamo dentro di loro. Perché il loro IO ce l’abbiamo un po’ tutti. Tutto siamo Beth, tutti siamo Mindy ma soprattutto tutti vorremmo essere Nick. Senza filtri, senza pregiudizi, chiari, cristallini, capaci di descrivere il mondo così come è. E, purtroppo, di cose non belle questo mondo è pieno.
    Ma con loro diventa piacevole pure affrontare una malattia.
    Diventa piacevole pure domare un incendio. Diventa piacevole e ha senso anche salvare dei cavalli.
    Scavare tra le macerie.
    Tornare a casa sapendo che non si è più gli stessi.
    Questo fanno i libri, questo è quello che dovrebbero fare, questo è che questo libro ha fatto con me: “farci affrontare l’ignoto con un pugno di cautela e due di coraggio”.

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