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Giulia Massetto

Vieni a Locoscuro

(7 recensioni dei clienti)

15.20

Locoscuro è una realtà idilliaca soltanto in apparenza: dietro la facciata di un paese di pianura tranquillo e pittoresco, le vite dei protagonisti celano misteri irrisolti, sofferenze quotidiane e mancanze incolmabili. Fra black humor e pennellate di rosa, vicende tragicomiche e sangue, la realtà mansueta di Locoscuro si piega all’ancestrale energia nera radicata nella terra e nell’aria, trascinando le sue anime verso un inevitabile destino.

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Descrizione

Giulia Massetto nasce nel 1988 a Monselice, in provincia di Padova. Dopo aver sperimentato diversi canali artistici, ha trovato la sua dimensione ideale nella fotografia e nella scrittura. Sta attualmente realizzando un fotolibro a quattro mani, frutto della passione che coltiva verso l’esplorazione di luoghi abbandonati. Vieni a Locoscuro è il suo primo lavoro di narrativa.

7 recensioni per Giulia Massetto

Vieni a Locoscuro

  1. Filippo Zordan (proprietario verificato)

    Un gioiello letterario. Le vite degli abitanti di Locoscuro si intrecciano in una storia in cui bene e male sono in lotta e dove lo scorrere del tempo è scandito dai racconti crudi delle vite dei protagonisti. Un libro scritto con la passione e con il sangue, che non guarda in faccia a nessuno, che se ne frega del political correct. Un libro che parla alla pancia e che ti lascia con il fiato sospeso. Un libro da leggere, anzi da divorare.

  2. Irene Lorelai Visentin

    Un anno a Locoscuro è un anno nella vita stessa. L’autrice traccia con abilità straordinaria le vite e le esasperazioni (spesso esilaranti e dissacranti) di persone (apparentemente) ordinarie, come le si trova in ogni piccola cittadina, portandole in un universo parallelo dalle tinte scure, ma infinitamente velate di amore e dedizione. Ogni racconto ha uno stile e un ritmo a sé, cosa che rende lettura una vera delizia.
    Strepitose, inoltre, le illustrazioni: fugano ogni dubbio sulla realtà Locoscurese, con una finezza tagliente quanto il contenuto del testo.

  3. Roberto Contegiacomo

    Sfruttando narrazioni “essenziali” nelle quali ogni singolo lettore può facilmente ritrovare elementi del proprio vissuto quotidiano soffusi nei soggetti, nel tempo e nei luoghi, l’autrice volge sapientemente la propria attenzione alla miseria della condizione umana attraverso una dissacrante quanto lirica commistione di generi letterari. Una prima prova autentica e calibrata nella quale il racconto diventa, attraverso brillante ironia, un mirabile saggio sul dolore.

  4. Paolo De Mattia (proprietario verificato)

    Ci sono certi film che è meglio il libro, poi ci sono certi libri che è meglio l’albero, ma questo di Giulia Massetto merita la piena lettura e la piena condivisione. L’autrice è capace e degna, ti fa entrare dentro al suo Locoscuro con insana naturalezza, catturando il lettore in 256 sfumature di grigio, portandoti con la mente nel bagliore più assoluto al profondo più oscuro.

  5. Chiara Albertin

    Un viaggio di un anno, passato in un mese.
    In un luogo che è ogni luogo.
    Con persone che sono tutte le persone.
    Vicende dall’animo nero sfumato sul rosa.
    Perché Locoscuro è in ognuno di noi.
    Perché tutti abitiamo nel nostro Locoscuro.
    Un luogo dove tutto passa col mercato del sabato.
    Dodici mesi undici storie. Il cerchio della redenzione che ci presenta la vita.
    Le storie passano fresche come una birra in estate. La noia non esiste. Sensazioni, profumi, colori hanno vita. Perché se piove a Locoscuro, le gocce ti imperlano i capelli. Il sole ti riscalda la pelle e la neve ha un sapore di rinascita.

  6. Alessandro Busato

    Un libro veramente emozionante. Unico e originale perché autobiografico. Un must per chi, come me, è appassionato dal paranormale e crede nell’espiazione del proprio dolore. Mi ci sono proprio ritrovato. Bello!

  7. Benedetta Muraro

    C’è da dire che ho conosciuto prima l’autrice, e poi il libro (ma la mia intenzione è di essere imparziale, il più possibile). C’è anche da dire che sono una novellina del genere. Quindi la mia recensione è rivolta per lo più a coloro che, come me, si affacciano per la prima volta a questo mondo…surreale? paranoico? folle? Potranno esserci delle cose, situazioni, personaggi o interi racconti che non vi piaceranno, che vi infastidiranno addirittura, perché… non ci trovate un senso, una spiegazione, nella vostra razionalità. Potreste trovare ingiusto ciò che subiscono i personaggi che attirano le vostre simpatie, abituati come siete a trovare per loro un giusto lieto fine. Però. Quello che mi ha colpito più del libro è la conoscenza dell’animo umano e delle sue sfaccettature, anche e soprattutto quelle che normalmente non siamo disposti a far conoscere agli altri, e teniamo per noi stessi soltanto. Quello che mi ha tenuta incollata per pochi giorni al libro, invece, è stato l’intreccio tra i racconti, personaggi ed eventi che si rimandavano l’un l’altro, incontrandosi e incrociandosi nel tempo e nello spazio- Locoscuro. Io che non amo infatti i libri di racconti, l’ho vissuto come un romanzo, che mi ha letteralmente ossessionato durante la sua lettura. Locoscuro e i suoi strambi personaggi mi hanno lasciato un’amarezza che al momento vorrei scrollarmi di dosso. Ma, tempo al tempo, lo rileggerò e sono sicura che avrà altre cose da raccontarmi, altri segreti da svelarmi.

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