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Melissa Sellitto – Gli anni difficili

(6 recensioni dei clienti)

13.30

Camminavo sui fili sottili dei sogni io, leggiadra libellula, mi libravo nell’aria e volavo, volavo. Io, che ero altrove, ben lontana dalla gente che non aveva più gentilezza verso la vita. Ero altrove.

Esaurito

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Descrizione

Melissa Sellitto, nata il 24 agosto del 2000, studentessa di Lettere Moderne, è autrice del libro Gli anni difficili.

6 recensioni per Melissa Sellitto – Gli anni difficili

  1. Domenica Licastro

    Quant’è bello quando qualcuno condivide la sua anima con te.

    Quando ci si sente affini solo leggendo dei versi, provare le stesse sensazioni, gli stessi sentimenti, in un mondo che preme per farsi sentire.

    E durante la lettura ritrovarsi a Parigi, mentre bevi un caffè e speri che passi qualcuno con i tuoi stessi occhi, le tue stesse mani, la tua stessa voce.
    E subito osservare due innamorati che si guardano e si baciano, agli occhi della gente sono vestiti ma ai loro sono nudi.
    E subito pensare all’amore. Perché l’amore quando scoppia, poi ti avvolge col suo mantello, ti culla, ti rende quella che sei, ti rende donna, amante, aria.

    Queste sono le parole che questa piccola (ma intensa) raccolta di poesie mi ha trasmesso.
    Grazie Melissa per questo regalo tanto prezioso, che porterò sempre con me, per le mille evenienze della vita: quando pioverà, quando ci sarà il sole, quando sarò arrabbiata, quando vorrò un abbraccio, quando invece sarò felice senza un motivo, quando guarderò un tramonto e mi ricorderò che, ancora, per fortuna, esiste la poesia e allora tirerò un sospiro di sollievo.

  2. Rachele

    Leggere “Gli anni difficili” è un po’ come tornare a casa in una sera di autunno e trovare sul tavolo una tazza di tè fumante. Le parole che usa Melissa sono scelte con cura e raffinatezza e descrivono perfettamente quello che si prova ad avere vent’anni in un mondo come questo. In un mondo che ci vuole veloci e sicuri, Melissa ci ricorda quanto sia importante invece fermarci e ascoltare quello che la nostra anima ci sussura in un fiato di vento.
    Queste poesie, con una delicatezza e una forza incredibili, mi hanno fatto sentire profondamente capita.

  3. Martina

    Raccolta poetica appassionante e travolgente.
    Partendo dal titolo riusciamo a capire cosa ci vuole trasmettere l’autrice, “gli anni difficili”, riferendosi all’età adolescenziale e a questi amori prematuri.
    Una poesia che mi ha particolarmente colpita è stata la IX, nella quale mi rispecchio molto negli ideali di questa ragazza e nella sua visione personale dell’amore, visto come un gioco difficile, un vizio da perdere, una prigione da cui scappare per poter assaporare la libertà.

  4. Laura

    Il senso più profondo della scrittura è il sentimento, ed è questo che prende il sopravvento leggendo le poesie di Melissa. Non importa quale: nostalgia, passione, amore travolgente, disillusione…ogni parola raccoglie in sè e abbraccia come ad avvolgerla una carica emozionale, uno slancio di profonda sensibilità rispetto all’esistenza. Ricordarsi di sentire non è mai scontato: questo libro lo ricorda e, forse, aiuta a farlo.

  5. Beatrice Parmigiani

    Leggere “Gli anni difficili” di Melissa è stato come scoprire pezzi della sua anima che, poco a poco, si identificava con la mia.
    Credo che il senso della poesia sia proprio questo, portare le persone ad immergersi e ad immedesimarsi in un mondo sì reale, ma allo stesso tempo immaginario dove – nonostante la ‘crudezza’ di alcune parole – ci si possa sentire se stessi.
    Ogni singola poesia mi ha rapita ed è riuscita a portarmi altrove, quell’altrove che, sempre ma in un momento come questo in particolare, è indispensabile scovare, sperimentare ed esperire.
    Grazie Melissa, hai una profondità rara.

  6. Mario De Masi

    Questa raccolta di poesie suscita una serie di emozioni, apparentemente contrastanti, ma in realtà legate da un comune denominatore: l’amore. L’amore è il sentimento più forte che possa esserci ed ha una doppia sfaccettatura, ossia è semplice e complesso al tempo stesso. Dona gioia ma anche tristezza e Melissa, a parer mio, ha saputo descrivere questa duplicità in maniera eccelsa. Il compito più difficile, per chi scrive, è riuscire a trasmettere emozioni e sensazioni a chi legge e, sebbene sia un compito arduo, l’autrice, nonostante la giovanissima età, ci è riuscita eccome. Sia attraverso la descrizione di situazioni sia utilizzando termini che arrivano dritti al cuore e che scuotono. Ha descritto la bellezza dell’amore (essere nudi anche quando si è vestiti, la ricerca di un sorriso, il caffè al mattino con chi ami, dormire insieme, sentirsi una farfalla che vola libera, estraniarsi dal mondo) ed anche la tristezza (il non sentirsi più compreso, l’idea di un certo tipo di amore che appare anacronistico, ascoltare De André, l’amato/a che se ne va e in un attimo ti senti perso e vuoto).
    Personalmente mi ha rievocato situazioni e trascorsi, così come credo che la sua visione dell’amore sia la più pura che possa esserci, perché lei lo rincorre seriamente come fosse la sua unica ragione di vita. Questo è da stimare e diventa ancora più encomiabile se ci si ricorda che ha scritto queste poesie, piene di maturità e veridicità, quando non era ancora maggiorenne, sintomo di chiara conoscenza e ricerca del tema.
    Lei, come dovrebbero sapere tutti, sa che l’amore è un gioco (e anche vizio) che ti eleva e ti rende migliore. Ma occorre accettarne tutte le conseguenze. Spero anche che scriva un romanzo d’amore un giorno, perché ha una naturale e innata tendenza e attitudine a descrivere l’amore. Sia nella sua complessità sia nella sua semplicità al tempo stesso. Felicissimo di averlo letto e poterlo sempre rileggere. Farà sempre parte della mia collezione.

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