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Intervista per Tesi Universitaria a Giordano Criscuolo

Pubblichiamo l’intervista di Maria R. Papa fatta a Giordano Criscuolo per la sua Tesi Editoria Digitale E Web: Le Nuove Narrazioni Ai Tempi Del Social Reading E Di Wattpad, corso di Laurea in Editoria e Comunicazione, Università degli Studi di Salerno.

Per iniziare, un po’ di storia: come nasce Eretica Edizioni e qual è il suo obiettivo?
La casa editrice nasce alla fine del 2014 da una mia esigenza di vivere con l’arte, per l’arte e di arte. Dopo essermi laureato in Lettere Moderne, indirizzo Pubblicistica, nel 2010 aprii un panificio attratto da una visione romantica di quel lavoro. In quei pochi e troppi anni ho però capito che le albe e i tramonti sono troppo importanti per (non) vederle dall’interno di una bottega. Tra l’altro stava nascendo Nicole, la mia prima figlia, e volevo vederla crescere, ridere, giocare con lei. Esserci, insomma, ed essere felice. Questo lavoro mi ha dato serenità e felicità e questo è il più bel regalo che potessi fare ai miei figli. Il nostro obiettivo è emozionare con l’arte e distribuirla come si distribuiscono i baci: con intuito, passione, esperienza.

In una recente intervista ha dichiarato che le piccole case editrici «non devono sottostare alle tanto crudeli quanto banali leggi del mercato e hanno la libertà di pubblicare solamente le opere in cui credono». Ebbene, come vengono scelti i titoli e gli autori da pubblicare? Quali sono i criteri di selezione?
La pancia. Tutto parte dalla pancia, dall’istinto. Quella della valutazione dei manoscritti è la parte più semplice del lavoro: non dobbiamo fare nulla, solo leggere ed emozionarci. Il vero lavoro comincia dopo.

Nel corso della mia argomentazione si è parlato di Wattpad, la più grande piattaforma online che unisce scrittori e lettori di tutto il mondo e all’interno della quale è possibile accedere ad ogni tipologia di contenuto narrativo, e di come questa stessa piattaforma venga oggi sempre più utilizzata dagli editori come luogo in cui scoprire per poi pubblicare in cartaceo nuovi autori. Qual è il punto di vista di Eretica Edizioni a riguardo? Avete mai spulciato tra gli archivi di queste grandi piattaforme disponibili online per andare alla ricerca di nuovi autori da pubblicare?
Oggi, a quasi quarant’anni, inizio ad essere più critico e dubbioso nei confronti di tutto quello che appare sui monitor (pc, tablet, smartphone). Mi annoiano i social, rivoglio le piazze, mi tediano le notizie, mi piace comprare libri usati e usurati su eBay. In tutta sincerità, pur conoscendo Wattapad, non ho mai spulciato tra i suoi archivi.

Qual è stato l’impatto del digitale sul mondo editoriale? Quali i pro, e quali i contro?
Credo che una risposta a questa domanda possano darla solo i veterani dell’editoria. Non avendo vissuto il “prima” non mi sento in grado di poter intervenire “ora” in questo dibattito.

Il processo di disintermediazione ha colpito anche il settore dell’editoria libraria, portando alla diffusione di numerosi servizi e piattaforme online grazie ai quali chiunque può essere in grado di pubblicare, da solo, la propria opera. Parliamo di Self-publishing, dunque. Minaccia o opportunità?
L’autoproduzione è nobile. Moltissimi scrittori e musicisti, nel corso della storia, hanno autoprodotto le proprie opere. Sono troppo romantico, tuttavia, per collegare l’editoria a progetti prettamente commerciali come quelli dei servizi di cui mi parli. L’autoproduzione del proprio libro, quella storica, avviene esclusivamente dal tipografo. L’autore, in questo caso, è editore di sé stesso. Dunque, autoproduzione sì, editoria a pagamento (che annichilisce l’artista) no.

Pensa che il self-publishing abbia contribuito alla messa in circolazione di opere scadenti dal punto di vista della qualità dei contenuti?
L’autoproduzione, nel bene e nel male, non ne ha colpe. Conosco persone per bene che, con molta umiltà, hanno autoprodotto il loro piccolo libro di poesie senza troppe pretese. Non hanno fatto del male a nessuno. Alcuni avidi editori, invece, hanno invaso il mercato con titoli improponibili. L’editoria a pagamento ha contribuito senza ombra di dubbio a tale decadenza.

I media sociali mettono a disposizione spazi attraverso i quali entrare in contatto con i propri pubblici di lettori e promuovere il proprio catalogo. In che modo utilizzate i social network e su cosa si basa la vostra attività promozionale? E ancora, Eretica Edizioni sfrutta i social network come strumenti grazie ai quali monitorare i gusti dei lettori, in modo tale da pianificare le nuove uscite?
La promozione dei nostri titoli avviene in strettissima collaborazione con gli autori. Se uno scrittore, dopo aver pubblicato un romanzo con noi, crede di potersene stare fermo con le mani in mano (perché tanto ha realizzato il suo sogno di “pubblicare”), abbiamo fallito entrambi. Bisogna necessariamente unire le forze perché i mezzi che ha Eretica Edizioni non sono quelli della Mondadori o della Rizzoli. Certamente utilizziamo i social ma la promozione non può e non deve essere solo questa. Esistono le presentazioni, le fiere del libro, il passaparola, i premi letterari (quelli veri). Servono sempre nuove idee e con ogni autore ci inventiamo qualcosa di diverso per arrivare ai lettori.
Non monitoriamo i gusti dei lettori: pubblichiamo di istinto quello che amiamo.

In che modo, a suo avviso, il diffondersi del libro elettronico ha influenzato l’editoria libraria?
Anche in questo caso, non avendo vissuto il “prima”, non posso rispondere. Personalmente possiedo diversi Tolino che mi permettono di avere una grossa libreria sempre dietro, ma quando alla sera mi ritrovo con il mio bel librone profumato tra le mani… beh, provo sinceramente altre emozioni. Credo che libri e libri elettronici possano convivere insieme perfettamente. Noi vedremo cosa succederà e, seguendo il nostro istinto, prenderemo le nostre decisioni.

Come immagina il futuro dell’editoria digitale e tradizionale in Italia?
Già l’ho detto altrove ma non mi annoia mai ripeterlo con le stesse parole. Il futuro dei libri non sono le librerie ma le bancarelle. I libri appartengono all’umanità e sulle bancarelle si riversano saggi, casalinghe, ragazzini, dotti e contadini. Nelle librerie no. Chissà, forse un giorno sulle bancarelle si troveranno anche ebook usati. Ma non saranno profumati.

2 pensieri su “Intervista per Tesi Universitaria a Giordano Criscuolo

  1. Aprire una casa editrice indipendente è di per sé un gesto romantico e coraggioso, la scelta di rimanere a Buccino ancora di più, perché scommettere sui paesi non è mai facile. Lo so bene, dal momento che mio nonno materno è nato a Casolla e che io stesso abito in una piccola isola.
    Dopo il terremoto del 1980 e la conseguente crisi molti abitanti non hanno avuto altra scelta se non quella di andare via. Creare un centro di aggregazione culturale in un paese significa farlo rinascere.

    1. Grazie di cuore 🙂

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