Descrizione
Francesco Damiani nato a Conversano (BA) nel 1993, si trasferisce presto in provincia di Siena, dove ancora abita. Al rientro da un viaggio pluriennale in Sud America, apre un’attività nel piccolo borgo di residenza e decide di dedicarsi alla scrittura. Esordisce nel 2017 con il romanzo L’anima delle Vettovaglie edito da Nulla Die edizioni.
Zazie –
“Tronco d’arancio” di Francesco Damiani è una perla rara, un piccolo libricino che potreste leggere e rileggere all’infinito senza mai stancarvi, trovando ad ogni lettura una nuova illuminazione.
Questa volta la trama non è presto detta, perché non ci troviamo davanti alla solita narrazione. Il libro, una raccolta di racconti tenuta insieme da un unico filo conduttore, si apre su un mondo che è ormai giunto alla sua fine. Quella che l’autore ci propone è una vera e propria Antigenesi: sette giorni in cui il mondo vede la sua regressione verso il buio e l’increazione.
Avvolti dalle tenebre del mondo che fu, rimangono solo un vecchio «storto dal peso della follia del mondo che fu» sul quale «grava ogni malato pensiero, ogni animo infetto degli esseri umani che tutti eravamo», una bambina cieca e affamata e un albero d’arance con soli sette frutti.
Sono proprio questi sette frutti il fil rouge dei racconti, perché ogni frutto è una storia e ogni storia racchiude in sé il senso di ciò che fu e che, giunti all’ottavo giorno, non sarà più.
Quella di Francesco Damiani è una scrittura matura — nonostante la giovane età — e complessa; ogni racconto è sorprendente, nessuna storia finisce nel modo che potremmo aspettarci, ma ogni racconto racchiude in sé una piccola verità che ci conduce inevitabilmente a riflettere sul senso stesso dell’esistenza.
Travisando le parole dell’ultima voce mi piace pensare a questi racconti così:
«Quante altre [voci] ci sono? – Chiesi?.
Almeno una per ogni lacrima che brucia o gioia inattesa -.»
In definitiva credo che questo libro e il suo autore meritino molta più attenzione di quella che gli è stata concessa finora, e non stento a credere che presto vedremo il nome di Damiani nel catalogo di una grande casa editrice.