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Paolo Sabatino – Tanta gente ha cantato l’amore

(3 recensioni dei clienti)

15.20

Un sogno meraviglioso, un tesoro di parole ritrovato in cantina, un incontro incredibile, una promessa da mantenere. Spasmi adolescenziali che si fanno poesia, innamorata, irrequieta, sofferta, dove fa capolino talvolta l’ironia che la salvifica. Sono versi che disegnano l’amore, protagonista assoluto di una frenetica ricerca di parole nuove, appassionate, perché riviva ancora e ancora. Nei racconti, che sono il continuum delle poesie, le parole si fanno “deliranti” e corrono ubriache a duecento all’ora, parole che “per un po’ non avrei più disturbato”.

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Descrizione

Paolo Sabatino è autore di racconti e di una commedia, La vita è questa per la quale ha ricevuto una menzione speciale al concorso indetto dalla rivista “Il Sipario”. È nato a Scafati (Salerno) nel 1959. Da vent’anni vive a Fiano Romano. Scrive su “Stampa Critica”. Questa è la sua prima pubblicazione.

3 recensioni per Paolo Sabatino – Tanta gente ha cantato l’amore

  1. Anna

    Il racconto del sogno è divertente e porta il lettore nel mondo adolescenziale dell’ autore che ritrova i suoi versi – spasmi che lo hanno accompagnato . Molto bella la poesia ” Salerno” e tutte piacevoli le poesie che inseguono l’amore . Anche il racconto finale mi è piaciuto tanto . Ho letto questo libro con vero piacere . Anche il titolo è accattivante

  2. Antonella

    Il dolore, la malinconia, il senso di solitudine, l’amore straziante: sono tutte emozioni che rendono universale l’essere adolescenti. Tutti ci si ritrovano, io mi ci sono ritrovata e sono tornata indietro nel tempo, come in qualche modo ha fatto l’autore. Consiglio vivamente questi versi a tratti bukowskiani.

  3. Franca (proprietario verificato)

    “Tanta gente ha cantato l’amore….”, trovo che Paolo Sabatino l’abbia fatto a 360°: amore per la poesia che emana dai suoi versi e dalle citazioni di grandi autori; amore per il cinema, per la lettura, per la scrittura, per la politica, per i luoghi della sua vita, per le persone a lui care. Attraverso le poesie, l’autore ci porta negli anni 70 del secolo scorso, gli anni della sua giovinezza, anni pieni di fermento e di speranze ma non privi di delusioni e momenti di tristezza. Leggere il libro, oltre al piacere di perdersi tra i versi, tra i sogni di un adolescente e i propositi di un pensionato, permette anche di ripensare ai fatti salienti del periodo 1975-1980: essi vengono sinteticamente ricordati dall’autore stesso. Un libro calamita: una volta aperto si lascia solo dopo essere arrivati all’ultima pagina.

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