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Dalle umane miserie risorgo ma il segreto resta d’ingorgo. Il bisogno di serenità spesso diventa fragilità, ma con fragilità mi avvicino all’umanità. Il capitolo della tristezza è chiuso con dolcezza. Non sono più malata di servitù e una grande gioia mi porta lassù.
Due fili si intrecciano in Alchimie di Vita: il dolore che passa attraverso gli avvenimenti della vita e la gioia della rinascita. Un affresco di momenti intimi e di apertura verso la natura e gli oggetti che fanno parte della nostra vita quotidiana. Tutto diventa poesia. Un desiderio di consapevolezza su ciò che realmente proviamo e una passione per la verità. Nulla è celato nel verso poetico e la figura femminile riemerge come un’araba fenice.
Esaurito
Sofia Guidetti è nata a Roma dove si è laureata in Letterature straniere moderne. È giornalista professionista e ha redatto articoli di sport, cronaca e cultura per quotidiani e agenzie di stampa. Negli ultimi anni si è occupata di campagne di comunicazione sulla salute. Scrive poesie e diari da quando era adolescente. Alchimie di Vita è la sua prima opera di poesie.
Paolo –
Erano anni che non leggevo poesie, spesso perché le rime che finiscono per “ù” mi danno quasi noia: sono sempre le stesse sempre le medesime. Ma… In Alchimie di Vita ho trovato qualcosa che mi ha fatto riavvicinare per un attimo alla poesia. Nella sua semplicità ho trovato un momento tutto per me in cui, spesso, riuscivo a diventare sordo a quello che mi succedeva intorno. “Gioia” rimane la mia preferita e “Specchio” quella in cui mi sono ritrovato di più, come se l’autrice mi conoscesse, come se avessimo parlato di quello che spesso penso nei momenti di totale intimità. Ne consiglio la lettura, specialmente se fatta con parsimonia, un poco alla volta, per poter assimilare un messaggio alla volta, un pensiero alla volta.
francesca –
“Alchimie di vita” è l’opera prima di poesie di Sofia Guidetti, giornalista esperta in lingue straniere moderne e, a quanto sembra, esperta vera di cieli o di solennità come questa: “La cima è tagliata,/l’ancora innalzata/ E la felicità è arrivata”.
Dolore e gioia accadono semplicemente, in queste pagine, come nella vita, a tu per tu con le cose ordinarie – dal semaforo al gas della cucina, dal computer all’automobile – e con quelle altrettanto mirabili, come le pieghe dell’ anima.