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Vincenzo Alba – Un giorno verranno a chiederti di me

(5 recensioni dei clienti)

4.90

Laura Moralis, una nota scrittrice barese di 52 anni, scopre improvvisamente di essere vittima di un male incurabile, proprio quando è sul punto di terminare il suo ultimo romanzo. Andrea Rossetti, un ragazzo di 22 anni, lavora di notte al mercato ortofrutticolo, ma già da qualche tempo arrotonda facendo il “palo” per i contrabbandieri sulla costa brindisina. Vive con sua madre, ha da poco rotto con la sua ragazza, ed è solo. Il 4 febbraio 2013, quella notte, il destino unirà le loro vite e le loro storie così diverse, segnandole per sempre.

L’oscurità, intanto, premeva alle spalle sempre di più. Non colpiva né feriva, ma sfiorava la pelle con sadica virulenza. Andrea ne avvertiva il respiro, un’eco lontana quanto incombente. Così presto il suo sguardo si perse laggiù oltre le dune e, anche se solo per un attimo, intercettò sulla sommità l’ombra sgranata di uno spettro. Occhi negli occhi, se solo non ci fosse stato il velo denso e accecante della notte.

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COD: ED147 Categoria:

Descrizione

Vincenzo Alba, 47 anni, architetto, vive a Monopoli (BA). Appassionato di arte e cinema, scrive da sempre. Un giorno verranno a chiederti di me è il suo primo romanzo attualmente edito.

5 recensioni per Vincenzo Alba – Un giorno verranno a chiederti di me

  1. La prof

    Alla fine ho pianto. Uno stillicidio di emozioni, diverse tra loro, a tratti contrastanti,curiosità, diffidenza,pietà, rabbia, gratitudine, dolore, infinita tristezza ma immortale amore. Una storia che passa in rassegna il “teatro della vita” rendendoci inevitabilmente tutti partecipi, fortemente vivi. Questo significa saper scrivere ma soprattutto saper trasmettere.

  2. Marica

    Ho appena terminato di leggere il libro. Una storia coinvolgente che mi ha tenuta “in sospeso” ed ha suscitato in me tanta curiosità, i cui personaggi sono descritti talmente bene al punto di avermi dato la sensazione di “conoscerli”. Un racconto che si snoda in un alternarsi di tempi ed eventi mai scontati e banali, in cui il punto cardine è un amore tanto particolare ed insolito quanto puro e profondo.
    Concludo citando una frase del romanzo “…comporre sogni che emozionino la gente…”, penso che l’autore Vincenzo Alba sia riuscito a fare proprio questo, rivelando la sua grande sensibilità.

  3. Angela

    Ho finito questo libro ieri sera, anzi era già notte.
    Sarebbe facile per me dire che é un bel libro, risulterà banale e compiacente ma, è un dato di fatto! È un bellissimo libro.
    Un viaggio nelle emozioni e in quella dicotomia di personaggi che più volte, durante la lettura mi ha fatto pensare… come può un uomo riuscire a pensare come pensa una donna? A provare quello che prova una donna che soffre, ama, si tormenta.
    Laura è una parte di ognuna di noi e l’autore ha saputo disegnarne lo spirito.
    Ottimo lavoro! Non sono un critico letterario ma se un libro mi emoziona vuol dire che ha fatto centro e ha lasciato una traccia.
    Tra l’altro ben scritto, mai banale, diretto, senza quei volteggi che talvolta rendono la lettura pesante a scapito di una, seppur bella, storia.
    Complimenti all’autore che è stato in grado di scrivere con garbo e delicatezza una storia che non si dimentica.

  4. Roberto

    Ho appena finito di leggerlo e il finale lo trovo bellissima. Ne ero veramente curioso perché l’autore con bravura e semplicità ha saputo incuriosirmi in un contesto di fantasia e realtà. Sarebbe bello se capitasse nelle mani di qualche produttore per realizzare anche un film. Complimenti ancora.

  5. Asia Paglino

    Andrea è un ragazzo sulla ventina che per avere una “vita più facile” sceglie di mettersi in giri loschi, un cuore spezzato e il bisogno di evadere da una vita stretta, Laura invece è una scrittrice in carriera, il cuore segnato da troppi traumi e una malattia che le corre dietro da ormai troppo tempo.
    La retorica dietro è sempre un po’ la stessa, perché questo romanzo ci racconta cosa può succedere quando due persone completamente estranee e diverse le une dalle altre, si incontrano e le loro vite rimangono immancabilmente segnate.
    Mettendo da una parte e dall’altra le cose positive e “negative” di questo romanzo, entrambe hanno esattamente lo stesso peso; ad esempio, un aspetto che sicuramente mi ha colpita è lo stile di scrittura dell’autore, scorrevole e descrittivo, dove viene dato molta importanza a quelle che sono le parti introspettive dei personaggi, peccato però che andando avanti, capitolo dopo capitolo, questa componente aumenti fino a diventare dei veri e propri soliloqui.

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