Descrizione
Giulia Massetto, cofondatrice del circolo letterario e artistico horror al femminile Coven Riunito, ha visto nascere la sua prima creatura di carta Vieni a Locoscuro – Cose strane, amori strani, gente strana (Eretica Edizioni) nel 2020. Molti suoi racconti hanno trovato casa in diverse riviste dedicate al weird e all’horror, fra le quali “Racconti dal Profondo”, “Storie nel Buio” e “Asylum Files”. Con il nuovo lavoro Io, che non vivo, l’autrice ha desiderato tornare nella sua Locoscuro, ormai la sua comfort zone.
Clelia –
Giulia Massetto ha un dono: creare un mondo tangibile in cui rifugiarsi.
Tornare a Locoscuro con questo secondo volume dell’autrice è stato come tornare a casa. La sua scrittura è fluida e i personaggi sono ricamati sull’idea della piccola città di provincia in un modo tanto esilarante quanto spietato.
La realtà slitta leggermente quando è il sentimento a dominare e in questo romanzo l’autrice ci regala anche succosi colpi di scena e suspence.
Una storia d’amore senza eguali che scava nella carne e nelle sfumature più crude e dolorose del sentimento, non disdegnando qualche risata e qualche lacrima.
Consigliatissimo.
Cipo –
È stato bello tornare a Locoscuro.
Quel piccolo paese – così vivo, così malinconico – è lo sfondo perfetto per una storia che scava nel profondo delle emozioni. Complimenti sinceri all’autrice, che al suo primo romanzo è già stata capace di arrivare dritta al cuore e dimostra di possedere una sensibilità rara nel descrivere stati d’animo e dare forma alle emozioni più profonde.
Davvero consigliato!
Serena Aronica –
Giulia Massetto ci regala una nuova visita a Locoscuro e lo fa confezionando un romanzo che è un torace aperto nel quale spingere lo sguardo e le mani. La sua è una prosa asciutta, efficace, priva di fronzoli, essenziale. Di Giulia apprezzo profondamente l’ audacia nel trattare argomenti come sesso, amore, morte con una onestà disarmante. Io, che non vivo brulica di esperienze intime che Giulia riesce a raccontare in modo schietto, ma con la delicatezza di chi conosce il dolore. Una Locoscuro la sua ancora una volta teatro di faccende inquiete, ai confini della realtà, e proprio per questo spaventosamente reali.
Sonia Squicciarini –
Il secondo libro di Giulia Massetto è un piccolo gioiello narrativo. Oltre all’originale e affascinante svolgersi della trama (tra presente e passato che si intrecciano) il sentire della protagonista ti coinvolge profondamente e, sebbene il romanzo non si snodi sul piano della realtà per come la conosciamo, i sentimenti di Ile sono terribilmente veri e comuni a tante. Un viaggio interiore da non perdere e per farlo dovete andare a Locoscuro!
Maria Bertoncin –
Si torna nell’affascinante città dalle mille stranezze, un bellissimo romanzo che scava molto al fondo sulla nostra umanità, ci fa molto riflettere su “cosa vale la pena” e su cosa possiamo anche lasciare indietro. Fortunatamente conosco Giulia di persona e posso dire che c’è una piccola parte di lei nella protagonista, vale veramente la pena ascoltare quello che ha da dire e se qualcuno non l’avesse ancora conosciuta… cosa state aspettando? C’è un mondo bellissimo che vi attende ma state attenti: non ne farete più a meno 😉
Giada Saltarelli –
Premessa: Farò una recensione che potrebbe risultare criptica ma voglio evitare qualsivoglia spoiler.
Lo stile di scrittura è scorrevole ma profondo, dettagliato, nitido. Ti fa immergere appieno nella realtà della protagonista. La trama ha un preciso filo conduttore ma ti lancia dei sassolini che aprono spiragli nella mente e ti danno la possibilità di unirti a Ilenia oppure di studiarla da un’altra prospettiva, rendendoti partecipe della storia in maniera dinamica. Ognuno di noi, almeno per un momento è stato, sarà, è Ilenia.
Avrei altro da dire ma ci lascio il piacere della scoperta… Buona lettura
Soraya –
è stato il primo libro che ho letto di Giulia e devo dire che sono rimasta colpita. Mi piace molto il linguaggio che usa e come ti fa sentire proprio all’interno della storia. Adoro come descrive i sentimenti che prova, in modo diretto. L’ho finito in veramente poco tempo, perché più leggevo più volevo andare avanti e la fine per me è stata inaspettata ma bellissima. Lo consiglio!