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A volte mi sembra che sia tutta questione di riempire i vuoti, lasciare spazio, allargare le fessure, scardinare le convinzioni, aprirsi al nuovo, accettare di essere piccoli, avere torto.
Un dialogo intimo e profondo che scardina ogni certezza. Pietro è un giovane insegnante a cui viene chiesto di gestire, insieme alla moglie Vittoria, una casa famiglia per minori. Inizia così un percorso che cambierà tutto, convinzioni, idee, pregiudizi, abitudini. Un dialogo, tra Pietro e i ragazzi e i bambini che mano a mano vengono accolti nella comunità familiare, che cerca di fissare dei punti, comprendere l’assenza, arginare il dolore, scandagliare la sofferenza, e accettare il cambiamento.
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Matteo Reccagni, bresciano d’origine, vive in provincia di Verona dove gestisce una casa famiglia per minori insieme alla moglie e i due figli. Frequenta la facoltà di lettere moderne e, nel frattempo, fa il supplente, l’educatore e il papà. Un modo di cambiare il mondo è il suo primo romanzo.
Chiara –
Ho appena finito questo libro. Non ho parole per descriverlo. Meraviglioso, intenso, profondo, intimo. Nel girare l’ultima pagina, mi è dispiaciuto tantissimo perché avrei continuato, ancora e ancora. Matteo Reccagni ha una grande capacità di entrare nel cuore, mi immedesimo in alcune situazioni, vivo i suoi momenti di fatica, che un po’ sono anche i miei, leggo di questo mondo così tosto, difficile, traumatico per tanti bimbi e ragazzi, e penso a quanto, anche con poco, si possa cambiare un po’ questo mondo. Con amore, gentilezza, amicizia, presenza. SUPER CONSIGLIATO!!!
LAURA TORRI –
Ho riletto il libro “Un modo di cambiare il mondo”. La scrittura è veramente scorrevole, facevo fatica a fermarmi, desideravo continuare sempre a leggerlo. Matteo esprime i suoi pensieri e le emozioni in modo molto chiaro che ti prendono tantissimo. È come essere lì con lui mentre sta vivendo quanto scritto. Tante domande che Matteo si pone me le butto addosso, le lascio sedimentare perché la vita possa aiutarmi a dare delle risposte. Mi sono lasciata travolgere letteralmente.
Grazie Matteo perché nello scrivere questo libro hai fatto un regalo anche a noi
Lucia –
Ho acquistato questo libro quasi per caso ed è stata una sorpresa stupenda, un viaggio di emozioni in questo mondo così complesso e indispensabile. Le fragilità e le incertezze di papà Pietro, i silenzi e la determinazione di mamma Vittoria mi hanno coinvolta come se anch’io fossi lì con loro. Ho amato ciascuno dei ragazzi e bambini che Matteo con maestria e scorrevolezza ha sapientemente descritto, ho sofferto a separarmene. “Quando non ci sono, è necessario costruirli i ricordi felici: sono sprazzi di luce in un cielo buio.”
Grazie Matteo per questa profonda e sincera testimonianza.