Riccardo Mazzamuto – Patria metallo dell’inganno U.I. 238

Testi che non scendono a banali compromessi narcisistici del poeta con punti di vista o opinioni ma in modo netto non perde l’oggettività delle argomentazioni. Il linguaggio poetico scava il suo solido messaggio nel terreno friabile delle parole e la tensione che attraversano i versi sgorgano dalle situazioni richiamate che inchiodano le istituzioni in primo luogo, ma anche cittadini alla responsabilità non sempre ingenua del silenzio.
Dalla Prefazione di Nazario Pardini

Si può parlare in questo caso di poesia civile? Io penso di sì, che quest’opera rientri nel campo della poesia che usa il verso per denunciare, per appellarsi all’uomo e alle relazioni umane, per spiegarsi e spiegarci cosa avviene nelle nostre vite, per parlare di uguaglianza, giustizia, solidarietà.
Dalla Postfazione di Marilina Veca